SCUOLA CALCIO FLORIA GRASSINA BELMONTE
L’Associazione Calcio Dilettantistica Floria Grassina Belmonte è una società impegnata nella crescita sportiva calcistica delle proprie squadre con particolare attenzione alla valorizzazione del settore giovanile.
La Società è cosciente dello scopo educativo ricoperto per la formazione morale e comportamentale dei giovanissimi atleti, e per questo viene usato un metodo di insegnamento che consente un apprendimento delle nozioni calcistiche con divertimento, creando nello stesso tempo le basi del vivere collettivo ed una adeguata educazione.
I giovanissimi ragazzi che entrano in questo mondo trovano un ambiente dove tutti si sentono partecipi con ampia possibilità di un progressiva crescita tecnica e fisica, e con l’opportunità di trovare amici con cui condividere nuove esperienze.
LA STORIA
C’è chi li ha vissuti, chi se li è fatti raccontare, chi li ha conosciuti al cinema o in TV. Gli anni Sessanta o, se preferite, i “mitici” anni Sessanta come spesso molti amano definirli, hanno rappresentato certamente il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale che il secolo scorso abbia mai visto. Gli eventi socio-politici e culturali di quegli anni avrebbero infatti inevitabilmente influenzato e modificato profondamente valori, aspirazioni e stile di vita delle future generazioni. Prima la beat generation e in seguito la musica pop, diventano il nuovo modo di espressione dei giovani, che si identificano sempre di più nei loro idoli musicali. Sono gli anni in cui si affermano i media, la cultura pop e la minigonna, che fa emergere una nuova figura femminile che abbandona gradualmente l’etichetta formale in favore di una maggiore espressione di libertà. Nella prima parte del decennio L’Italia risente ancora dei benefici del boom economico, che favorisce le attività economiche ed il progresso della tecnologia. Sono sempre di più gli Italiani che scendono nelle piazze per manifestare i loro ideali politici ed esprimere il proprio dissenso; proprio le piazze saranno teatro, qualche anno più tardi, verso la fine del decennio, delle grandi contestazioni giovanili che culmineranno nella grande rivoluzione culturale del ’68
(*)L’uomo cerca nuove sfide e a Firenze un gruppo di amici ogni sera si ritrova al Bar di Danilo, all’angolo di via aretina e via Minghetti, nella zona di Bellariva. La Televisione ancora non ha invaso i nostri pensieri e le nostre attenzioni. La vita dei Bar è la solita vissuta in tutti i Bar e il rione di Bellariva è come un “paese” tutti si conoscono e il Bar Danilo è un punto di ritrovo per molte famiglie soprattutto nella stagione estiva. Le persone sono le più varie… pensionati, operai, impiegati, commercianti, studenti, taxisti, artigiani… insomma tutti coloro che normalmente formano l’insieme di una comunità. Passano le serate, semplici, armoniose, intriganti…
All’inizio del 1960 a Firenze i bar cittadini organizzano un torneo di calcio fra i propri frequentatori, “il palio di Firenze dei bar”. Dal Bar Danilo nasce l’idea… partecipare con i suoi amici e i suoi valenti giovani calciatori (Carlino, il Barboni, Pierino, il Papini, Alfio ecc ecc). L’argomento diventa tema di discussione, “la cosa si può fare”, ma da questa semplicissima idea, nata per caso, ha origine una proposta ancor più ambiziosa e complessa “Già che ci siamo perchè non costituire un gruppo sportivo?”. Al Bar Danilo si guardano negli occhi, l’entusiasmo prende il sopravvento e a tratti l’idea appare addirittura incosciente, ma i giorni passano e le proposte prendono forma … si cercano appoggi, denaro e autorità d’aiuto… l’importante è partire e vale la pena tentare.
La prima sede è il Bar Danilo, o meglio un armadietto un pò traballante dove tenere i primi documenti e oggetti del nascente Gruppo Sportivo. Il progetto prende corpo e alla lunga le persone accorse in aiuto sono più di quanto si poteva immaginare. E’ il 29 luglio 1960 quando alle ore 21.00 nei locali della Piscina Comunale di Bellariva ha inizio l’avventura!
Barboni Osvaldo, Barboni Piero, Barchielli, Carlo, Barchielli Ugo, Bardi Carlo, Bellini Ernesto, Bencini Giulio, Bencini Giuseppe, Campigli Giovanni, Caramiello Ennio, Denti Franco, Denti Mario, Faggioli Paolo, Falsini Renato, Farfallini Franco, Farfallini Oreste, Fiaschi Adriano, Gandi Gastone, Incantasciato Benito, Lazzerini Giovanni, Lazzerini Tullio, Leoni Leoniero, Leoni Sandro, Magini Dante, Marchi Marco, Meucci Vaclo, Nistri Luciano, Paoli Orlando, Papini Carlo, Ripi Giovanni, Romagnoli Alfio, Roselli Alvaro, Rossetti Guido, Soave Angiolo, Socci Luciano, Sodi Guido, Sodi Sergio, Ugolini Silvano, Urbani Danilo, Vessichelli Giancarlo… sono i quaranta, dei sessantaquattro complessivi, iscritti che prendono parte alla prima riunione ufficiale per mettere le basi dello statuto e degli scopi che si prefigge il nascente G.S. Minghetti Bellariva.
A fine riunione, quasi le una, oltre i preliminari degli atti ufficiali, la nuova società ha una sua sede e una muta completa per una squadra giovanile di calcio, offerte entrambe dal Comm. Gandi Gastone.
Dopo poco tempo si giunge a un bivio: la famiglia Gandi, costruttrice di cucine e mobili componibili con il marchio FLORIAGAFIR (il nome derivava da “FLORIA”, nome della figlia di Gandi Gastone tragicamente e prematuramente scomparsa in età giovanile, “GA” dal cognome Gandi e “FIR” chiaramente derivante da Firenze) offre una completa sponsorizzazione purchè il nome del gruppo sportivo assumesse quello di G.S. FLORIAGAFIR BELLARIVA. La cosa non è di poco conto, le discussioni si fanno intense e accese, ma alla fine prevale la decisione di accettare con la sicurezza assoluta della sopravvivenza del Gruppo.
Il nome FLORIAGAFIR in definitiva richiama per assonanza Fiori e Firenze, Bellariva rimane per marcare sicuramente il quartiere.
Si scelgono i colori bianco e celeste e la squadra di calcio inizia il suo cammino a gonfie vele…
LA CRESCITA
… L’uomo deve scegliere e non accettare il proprio destino… ed è proprio attraverso le scelte oculate, l’organizzazione, il coraggio, la passione e l’intelligenza sportiva dei successivi dirigenti che la Floria ha proseguito il suo cammino andando fiduciosa nella realizzazione dei propri sogni vivendo ogni attimo che sempre ha immaginato. Dal giorno della nascita a oggi sempre un maggior numero di ragazzi si sono avvicinati allo sport militando nelle file della Floriagafir e le squadre si sono avvicendate con alterne fortune nei tornei cittadini e provinciali.
Molti sono stati i protagonisti di quel primo periodo avventuroso che, appese le scarpe al chiodo, sono rimasti a dare una mano ed ancora oggi continuano con lo stesso impegno e la stessa giovanile passione.
Tra le grandi figure umane e storiche che hanno lasciato il segno nella vita della Floriagafir e nel cuore di chi è stato loro vicino, vogliamo ricordare i mitici Enzo Moschi e Leoniero Leoni. Ma il nostro pensiero di affetto va, senza per questo sminuire gli altri, ad Enio Bartoloni e Graziano Grazzini, ai quali sono state dedicate la sede attuale di Bellariva e quella dell’impianto sportivo di Viale Malta.
Enio dopo essere stato giocatore e successivamente allenatore e dirigente, ha dedicato la propria vita alla formazione dei giovani, non solo come giocatori di calcio ma, soprattutto, come uomini. Possiamo dire, senza ombra di smentita, che la Floria è stata la sua seconda casa, anzi, talvolta la prima.
Graziano che pure ha giocato con la Floria nelle formazioni giovanili, è sempre rimasto legato a questa Società anche militando in altre formazioni. Quando, non più giocatore, ha profuso tutto il suo impegno nella crescita della Floriagafir fino ai livelli attuali e molti dei traguardi raggiunti devono essere ascritti alla sua passione e alla sua dedizione*.
Nel corso degli anni ’80 sotto la presidenza Lunghini la Floriagafir ottenne grazie ad una collaborazione con il quartiere 2 la concessione dei Giardini di Bellariva e del relativo campo sportivo adiacente. Grazie a questo la nostra Società nel corso degli anni è riuscita a riqualificare l’area posando le pietre di quella che oggi è la sede e la madre della “Festa per lo Sport” e non solo.
Crescere non vuol dire strappare pagine, crescere vuol dire saper voltare pagine… Avere idee è un’ottima cosa, ma ancora meglio è saperle portare avanti: è così che negli anni ’90 continua il processo di crescita che porterà la Floriagafir a consacrarsi nel panorama calcistico fiorentino. Le fusioni delle Società circostanti e i progetti portati avanti dalla Floria permettono nei primi anni ’90 di iscrivere una squadra under 21, due squadre juniores, una allievi e una giovanissimi nei rispettivi campionati federali divisi tra la sede di Via Aretina e l’impianto sportivo di Viale Malta. Nel 1998 un’altra problematica sorge per la nostra Società: i lavori di ristrutturazione dell’impianto sportivo Malta mette in condizioni precarie lo svolgimento dell’attività delle nostre 11 squadre che, durante la settimana si allenano al “campino” di Bellariva e per le gare casalinghe si trovano costrette ad emigrare negli impianti del Girone (Ludus’90) e di Fiesole. E’ un ulteriore banco di prova che la Floria con sudore e fatica riesce a per l’ennesima volta a superare. Il 1998 rappresenta anche un anno di grandi cambiamenti societari, Godenzoni presidente viene succeduto da Ivo Civeli e da qui nasce quel meraviglioso gruppo che darà tanto sviluppo alla Floriagafir, sia nel campo sportivo che quello ricreativo. (Civeli, Grazzini, Nocentini, Vannini, Ricci e Bartoloni)
Ogni progetto diventa sinonimo di successo, nel 2000 sotto la presidenza Nocentini viene chiusa la sede storica di Via Aretina e conseguentemente si trasferisce nel rinnovato impianto di Viale Malta.
La Floria diventa una realtà dirompente nello sport fiorentino e con i suoi 300 ragazzi viene deciso di iniziare una collaborazione con la società Fiesole Caldine che porterà nel 2004 ad una unione che farà parlare di sè per il resto degli anni futuri.
Dall’unione dei settori giovanili della Floriagafir e del Fiesole Caldine e la fusione con la Florentia 2000 (guidata dal presidente Francesco Franchi figlio del famoso Artemio) nasce la USD FCG FLORIA 2000 che in pochi anni diventerà la più grande società della provincia diFirenze e tra le prime 5 in ambito nazionale.
Il giorno 6 aprile 2012 viene presentato presso la sala conferenze dell’Obi Hall (ex Teatro Tenda) un progetto destinato ad essere incisivo per consacrare ancor di più i risultati, tecnici umani e sportivi della Floria. Viene, infatti, stipulato un progetto di collaborazione con l’AC Siena che, vedrà la Società di Bellariva diventare un centro pilota importante per la società bianconera. Nel corso della stagione responsabili tecnici del Siena monitoreranno il lavoro di tutti gli istruttori della scuola calcio e il responsabile degli osservatori sarà costantemente presente per verificare la crescita dei nostri giovani calciatori.
I campi in erba sintetica di tutti i nostri impianti e la crescita dei punti ristoro a Bellariva accrescono ancor di più l’immagine sportiva e ricreativa della società…
Il successo è molto sudore, tanta pazienza e pochi scrupoli… noi tutti oggi siamo cresciuti imparando dal passato, vivendo il presente e sognando per l’avvenire!!!
(*) parti di testo tratti dal libro “frammenti di storia” (50°anniversario Floriagafir).
I SUCCESSI
Nessun vincitore crede al caso… nel corso della nostra storia siamo passati da tante sconfitte. Cos’è la sconfitta? Nient’altro che educazione, il primo passo verso qualcosa di meglio ed è proprio grazie alle sconfitte che siamo cresciuti sia dal punto di vista sportivo sia dal punto di vista umano. E’ proprio con la nostra cultura della sconfitta che, con il passare del tempo, siamo andati alla ricerca non di una scusa, ma di una strada da seguire per il raggiungimento dei nostri obiettivi. E’ così che siamo riusciti, anche noi, a costruire virtualmente una nostra Sala Trofei che ricorda alcune delle vittorie più significative della Floriagafir e Floria 2000 con la speranza che i nostri successi possano generare nel tempo altrettanti successi!